L’innovazione una garanzia

Il futuro del karting è figlio del suo passato. Di quello sport motoristico che affonda le sue radici negli anni Cinquanta, quando grazie all’ingegno di Art Ingels nacque quel veicolo capace di affascinare milioni di appassionati in tutto il mondo. È noto che nel mondo dei motori, spesso, i primi appassionati sono gli stessi addetti ai lavori. Plotoni di ingegneri, meccanici, elettrauti, a definire attività sempre dinamiche e avvincenti. Le aspettative sono tante, sul filo di risvolti tutt’altro che prevedibili. Anche grazie alla tecnologia che avanza, alle nuove tendenze, alla rinnovata attenzione alla sostenibilità. Il futuro del karting vola spedito verso possibilità entusiasmanti sia per i piloti professionisti sia per i corridori amatoriali. L’innovazione è, ad oggi, la principale garanzia che questo sport continuerà ad affascinare le generazioni future.

Gare innovative

Per il futuro del karting, lecito attendersi l’introduzione di formati di gara innovativi, che inevitabilmente avranno ripercussioni sulla natura della competizione. Le premesse già ci sono, a favore di una ridefinizione del lavoro di squadra e delle strategie per rendere le dinamiche di gara ancora più emozionanti. Pertanto, è verosimile che negli eventi di karting di maggiore durata, saranno ancor più determinanti ai fini di una strategia mirata e vincente

  • Le soste ai box
  • Il turn over dei piloti
  • l’efficienza energetica

Facile prevedere un adeguamento di campionati e tornei, al fine di incorporare specialità diverse tra loro. Come le gare sprint, le prove a tempo e le gare in stile gimkana, creando esperienze diverse sulla base di formati di gara diversi.

Il futuro del karting: l’elettrificazione

Il karting elettrico sta guadagnando slancio, spinto dall’esigenza – a livello globale – di virare verso pratiche sostenibili in tutti i campi. I vantaggi che l’elettrificazione propone di portare avanti, quali impatto ambientale ridotto, funzionamento più silenzioso e accelerazioni entusiasmanti, potrebbero ridisegnare il futuro del karting. La prima ambizione resta quella di renderlo uno sport motoristico più ecologico e sostenibile. Un’aspirazione legittima, motore di quella tecnologia green che ha permesso di perfezionate i kart elettrici specie per le piste indoor, dove

  • È fondamentale abbattere i livelli di CO2, ispirandosi al principio zero emissioni, tante emozioni.
  • Eliminare ogni inquinamento di tipo acustico.

Grazie all’elettrico sarà possibile aprire altre piste kart, specie in luoghi chiusi, per l’assenza di rumori molesti e sostanze inquinanti altrimenti nocive.

Le differenze

La tecnologia non ha solo reso i veicoli elettrici più performanti. Sta anche abbattendo barriere e pregiudizi, che vedevano i go-kart elettrici come semplici risorse per l’intrattenimento. Ad ogni modo, le differenze esistenti rispetto ai motori a scoppio riguardano il motore e il tipo di alimentazione. Riguardo all’assetto si presenta senza differenziale e alquanto rigido, stabile per non trasmettere vibrazioni al pilota e favorire inserimenti tempestivi in curva. Un fattore in grado di fare sempre e comunque la differenza è l’asfalto: condizioni ideali del tracciato come un asfalto privo di buche consentono un grip impeccabile. Sulla pista giusta, il go-kart elettrico può sfoggiare ciò che lo rende sempre più appetibile, come la maggiore accelerazione. Resa possibile grazie al motore diretto sulle ruote che ne potenzia la ripresa, rendendola più immediata. Con un’accelerazione e una ripresa migliori rispetto ai motori a scoppio, il futuro del karting non può prescindere dall’elettrificazione, a dispetto dei più diffidenti.

2018, l’anno della svolta.

Fino al 2018, era raro sentire parlare di kart elettrici nelle competizioni di livello. Ancora una volta il duro lavoro di appassionati e addetti ai lavori hanno dimostrato risultati di potenza impressionanti con i kart elettrici. Il 2018 è stato un anno chiave. Prima il Campionato Nazionale di Karting Elettrico in Lettonia. Dopo il paese baltico, è stato il turno della Germania con il campionato riservato a 20 concorrenti. Dal 2018 si è capito che il futuro del karting all’insegna dell’elettrificazione non era più rimandabile, alla pari di

  • un’esperienza di gara più sostenibile e coinvolgente
  • uso di tecnologie immersive in grado di aumentare il grado di partecipazione sensoriale
  • connettività e analisi dei dati per ottimizzare le prestazioni in real time.

Il mondo del karting come tanti altri sport auspica un allargamento della comunità, e lavora in termini di accessibilità e di inclusività, per appassionati di tutte le età e realtà. Compresi coloro che, in seguito a incidenti e infortuni, sono costretti a convivere con disabilità.

Un’esperienza sensoriale più veloce e sostenibile

Il karting è un’esperienza sensoriale, per cui gli appassionati più anziani sono affezionati al rombo di un motore, così come all’odore dell’olio bruciato. Uno zoccolo duro di fan chiamato a fare i conti con il progresso e i lati indubbiamente positivi. Oltre all’aspetto green, l’aumento delle piste indoor renderebbe più fruibile il karting, diffondendo questo sport sempre di più. Ad ogni modo, gli appassionati dei kart dotati di motore a scoppio sono i primi a evidenziare i limiti che l’elettrificazione comporta. Il limite più grande riguarderebbe la durata della batteria, che talvolta costringe i gestori dei kartodromi a raddoppiare la flotta di veicoli. Il futuro del karting, quello dove si raggiungerà un perfetto equilibrio tra velocità, performance e sostenibilità, dipende anche dal numero di batterie sostituibili e in tempi rapidi tra un turno di gare e l’altro. Lo sanno bene i progettisti di Blue Shock Race. Neanche un anno fa, hanno presentato un veicolo di 120 kg e 44 CV in grado di raggiungere 163 km/h sul rettilineo di 590 metri del circuito di Gotlandring, in Svezia. Al volante Leo Obrant, pilota svedese. Commentando il suo record ha dichiarato di non aver mai sperimentato velocità così elevate, nemmeno quando correva con i kart a benzina.

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