Materiali e sedili kart ad hoc
La scelta dei materiali migliori per i sedili kart richiede la massima attenzione, perché dobbiamo considerare che un guidatore è, innanzitutto, una persona con delle caratteristiche fisiche diverse, per non dire uniche. Questo aspetto pesa e non poco. Per questo l’unicità e la progettualità di Greyhound non vanno semplicemente cercate nell’originalità dei suoi prodotti, quanto per la capacità di venire incontro a tutte le esigenze. Tuttavia, la domanda ricorrente che i clienti si pongono – e che noi ci poniamo prima di loro – è: come riusciamo a garantire i materiali migliori per la produzione di sedili kart? Come possiamo ottenere prestazioni di livello e il migliore assetto senza rinunciare alla sicurezza?
Il comfort? Ok, ma non è tutto
Un pilota di kart sa che per ottenere un alto livello di prestazioni la comodità non è il primo requisito. In riferimento ai sedili kart, a volte la scelta non ricade sui materiali migliori. Anche in questo caso però il pilota può arrivare a un felice compromesso. In fondo, a dettar legge – prima ancora di azionare i comandi in pista – è ciò che noi ci aspettiamo dal kart e da noi stessi. A prescindere che il paddock resti un luogo per divertirsi o venga visto come il posto ideale per vivere un weekend all’insegna della competizione, proviamo a mettere ordine tra i materiali e le loro proprietà.
Carbonio o Vetroresina?
La Fibra di carbonio è nota per la leggerezza e un buon livello di rigidità. Due caratteristiche che agevolano il trasferimento di carico e affinano il grip, due punti a favore da tenere in conto. Esistono modelli dal design ergonomico – ideali per competere o per divertirsi a livello amatoriale – che conferiscono profondità al busto e maggiore copertura delle gambe. Il sedile greyhound limited edition sfrutta le qualità del kevlar, una delle fibre più pregiate, che lo rendono versatile e adatto a qualsiasi tipo di telaio. L’elevata elasticità assicura stabilità durante le curve e adattamento ai cordoli della pista.
Ad ogni modo, è importante tenere in conto altri fattori, quali
- Rapporto qualità/prezzo, e valutare di conseguenza se il costo superiore/inferiore equivale a una migliore prestazione
- Personalizzazione del design, perché oggi tutto può essere modellabile e/o adattabile.
- Robustezza e leggerezza. Peso leggero non equivale a precarietà o maggiore vulnerabilità. Sedili leggeri progettati e testati a dovere offrono una struttura solida e un supporto resistente.
- La rigidità come punto a favore. Un sedile del kart rigido rende il veicolo più stabile per il miglior trasferimento del carico e inoltre può benissimo adattarsi a più stili di guida.
In rapporto ad altri materiali come alluminio e acciaio inossidabile, la Vetroresina si contraddistingue per la sua leggerezza, Nell’ambito del karting, la parola leggerezza corrisponde a un peso complessivo inferiore, capace di rendere il veicolo maneggevole e performante in fase di accelerazione. Anche in questo caso, la scelta della vetroresina dipende in larga parte dal livello di competizione e dalle aspettative del pilota, in grado di valutare
- La resistenza, perché i sedili kart in vetroresina resistono a urti e sollecitazioni, non compromettendo l’esperienza di guida
- Il grado di flessibilità, che permette una buona personalizzazione del sedile in modo che si adatti al guidatore.
- Il tempo stimato al volante, poiché una lunga permanenza nel paddock potrebbe richiedere l’ausilio di un materiale meno rigido.
Qualità, prezzo e cos’altro?
Se consideriamo alluminio e acciaio inossidabile, teniamo presente che questi materiali sono spesso utilizzati per le staffe di supporto e i sistemi di regolazione della posizione del sedile. Sono scelti per la loro resistenza e capacità di gestire le forze del kart senza compromettere la manovrabilità.
Alcuni sedili sono realizzati in resina o PVC. Questi materiali possono essere più economici e offrono una buona durata, ma potrebbero non essere altrettanto performanti come la vetroresina o la fibra di carbonio
Stabilito che i sedili variano per profondità o forma, occorre osservare altre semplici regole per garantirsi la migliore prestazione possibile, come la giusta dimensione del sedile per il kart. Per trovare la misura adatta, occorre ricordarsi di
- misurare la larghezza del bacino, più precisamente la distanza tra i punti più larghi delle ossa del bacino.
- evitare un sedile troppo corto o troppo lungo per le gambe e inoltre, propendere per un sedile più alto qualora lo richieda la statura. Ne gioveranno spalle e schiena
- sedersi nel kart con il sedile già montato, per valutare supporto laterale e possibilità di movimento
- trovare la posizione di guida più naturale. Da quando in qua un autista fa l’acrobata? Il sedile deve avvicinarci a volante, pedali e comandi, non allontanarci
Teniamo sempre presente che la pista dove ci vediamo o immaginiamo protagonisti non è sempre quella a noi più congeniale. Ricordiamo sempre di verificare che i sedili dei kart siano conformi alle normative di sicurezza e alle regole di gara. Per qualsiasi dubbio, non esitiamo mai a consultare esperti o meccanici specializzati per ulteriori consigli sulla scelta del sedile ideale. Il mondo del karting è in continua evoluzione. Del resto, la pista non è l’unico luogo al mondo per correre veloci.